Mancanze

Questa quarantena inizia a farsi pesante.

Io e la mia famiglia, come molte altre persone, la stiamo vivendo sul serio. Non usciamo, restiamo a casa, e solo una persona va a fare la spesa (ogni 20 giorni).

Mi guardo intorno e pur essendo diminuita la quantità di persone per strada, ci manca quel senso di responsabilità e soprattutto di attenzione, di rispetto delle regole. Credo che molti ancora continuino ad uscire, come se nulla fosse, anche per una sola pagnotta di pane, ogni giorno!

Dovessero finire queste misure restrittive del restare a casa, io avrei seriamente paura del ritorno alla “normalità”. Il riversarsi in strada, tutti insieme, affollando carreggiate e marciapiedi, non è una cosa positiva. Continuo a pensare che forse rimarrò a casa altri dieci giorni, se università e impegni esterni lo permettono…per evitare l’ammasso  da euforia iniziale.

Ma, capisco che, pur non avendo sofferto eccessivamente queste “chiusure obbligate”, il restare a casa, il chiudersi e il mantenere la distanza sociale…

avverto delle mancanze, si.

 

Mancano i compagni dell’università, i professori che spiegano alla lavagna, le aule, le chiacchiere, le pause, le corse per arrivare in tempo a lezione…

In generale, mi manca…

Manca parlarsi dal vivo, guardarsi negli occhi, un semplice saluto, un abbraccio (manca a me…che non abbraccio mai).

Manca il senso di libertà. Essere liberi di scegliere, scegliere di uscire o di restare a casa, senza avere pensieri.

 

 

Dobbiamo aver cura di questo periodo che stiamo trascorrendo, ci ha già insegnato il vero senso della vita.

 

L’essenziale

Sono felice.

Sono felice. Ogni giorno di più, soprattutto in questo periodo di quarantena (i quaranta giorni nel deserto). Fa strano dirlo, ma credo che la terra si sta riprendendo ciò che le abbiamo tolto. L’ossigeno, gli spazi, la vita. Siamo noi il virus, il virus della terra!

La terra è un sistema perfetto, e in quanto tale funziona, indipendentemente da noi. L’essere umano, invece, ha bisogno della terra per sopravvivere ma non la rispetta, non la difende dalle possibili “malattie”, a cui può andare incontro.

Molti, solo ora, stanno scoprendo la bellezza della “quotidianità” e stanno apprezzando i valori ad essa legata, anche i più semplici. Dobbiamo capire che ciò abbiamo non è scontato e che la vita, di per sé, è un dono.

La mia famiglia, è speciale. Non la cambierei con nulla al mondo. Vicini, da un po’, riassaporo lo stare insieme: il viversi.  Sono orgogliosa di ciò che stiamo.

 

Ringraziare

Ringrazio ogni giorno per essere viva ed avere una famiglia che mi sostiene e supporta, sempre.

In questo periodo cosi difficile, da fuorisede, sono rimasta in casa e lontano dai miei familiari.

Non dobbiamo uscire, affollare gli ambienti ed essere di supporto al virus.

Con la mia famiglia ci sentiamo tutti giorni, senza di loro non sarei ciò che sono oggi.

Mi hanno fatto recapitare un pacco da giù,  l’ha portato un amico di famiglia che doveva salire. Se non è questo l’amore, chissà cos’è?

Siate prudenti, pensate a voi e agli altri, non facciamoci prendere dal panico!

Domani inizieranno le lezione telematiche. Speriamo bene.